L'allenamento e la costanza sono determinanti per ottenere buoni risultati, ma spesso è il carattere degli atleti che fa la differenza. A Firenze ne hanno dato dimostrazione Sophie Del Pia e Giada Regoli, due leonesse in pedana, che dopo un inizio in sordina, hanno portato a casa due risultati importanti.
La prima volta per Sophie in una gara di asta era un grande punto interrogativo. Da mesi si preparava con Matteo Gabbricci e Lorenzo Mansani a questo appuntamento, ma questa disciplina è molto complessa, fatta di una serie di variabili che solo in gara si possono valutare, distanza dei ritti, lunghezza e impugnatura dell'asta sono alcune di queste. Dopo due errori alla misura di ingresso, 1,80, sembrava ormai alla fine la gara di Sophie, ma questa ragazza non voleva andarsene con un nulla di fatto, ha cambiato impugnatura, allungato la rincorsa e avvicinato i ritti di pedana e ha saltato, con la forza di volontà di una che non vuole mollare, non vuole deludere gli allenatori e deludere se stessa. Da quel salto riuscito a 1,80, la gara è cambiata, prova dopo prova ha valicato 1,90, 2 metri, 2,10 e 2,20, mancando di poco la misura successiva. E’ arrivata quarta con la stessa misura della terza, ma con due errori in più. E non era contenta, ha detto ai suoi tecnici che poteva fare meglio. E sicuramente con questo carattere ce la farà.
Che dire di Giada Regoli, atleta già ai vertici delle classifiche regionali, campionessa toscana nei 50 piani a Carrara e superfavorita nel salto in lungo? A volte essere la favorita non aiuta, hai solo da perdere e le altre invece tutto da guadagnare. Ha iniziato la sua gara con un buon 5,06, accesso alla finale ormai sicuro ma il 5,09 della rivale Becuzzi le ha tagliato le gambe. Due modesti salti sotto i 5 metri e poi la finale. Il suo tecnico Francesca Quilici le ha parlato con toni piuttosto duri, a volte sono necessari per sbloccare il corso di una gara, perché Giada sembrava quasi si fosse arresa. Nella finale subito un buon nullo, ma i nulli non contano. Ci voleva una rincorsa più veloce, come lei da ottima sprinter poteva fare. E la gara ha preso un'altra piega, Giada è partita per il quinto salto con un altro piglio, ottima rincorsa, stacco lontano dalla battuta e 5,17 la misura. Dopo di lei la sua avversaria solo 5,10 ma la terza in classifica ha piazzato un ottimo 5,15 che poteva anche migliorare al salto successivo. Siamo all'ultimo salto di Giada, voleva quel titolo a tutti i costi, rincorsa perfetta, stacco preciso e atterraggio a 5,30. Applausi da tutti gli atleti e allenatori presenti per questa ragazza che ha dimostrato ancora una volta che essere le favorite e vincere sono due cose diverse, il carattere di reagire ad una prestazione non all' altezza delle aspettative è determinante. Oro e titolo per lei, in attesa dei campionati toscani di salto triplo, dove proverà ad agguantare il terzo podio di questa stagione indoor.
Nel salto in lungo ottima prestazione anche di Alice Sainati, campionessa toscana di getto del peso, specialità seguita da Roberto Frare, e futura multiplista del gruppo di Lorenzo Mansani. Tre salti e tre pedane perfette, 4,67 all'ultimo tentativo e record personale per lei.
Bene anche il giovanissimo Diego Bertolini, classe 2010 al primo anno della categoria. Un primo salto valido e subito primato con 4,73, seguito poi da altri due tentativi buoni ma nulli di pedana.
Meno precise purtroppo le rincorse degli altri 3 atleti sempre 2010. Radia Lahmied ha finito la gara con tre salti nulli anche se molto buoni, Viola Gazzarri al contrario, solo 4,03 staccando lontanissima dall'asse e Elia Allegrini, già capace di misure oltre i 5 metri, si è dovuto accontentare di 4,85.