Una galoppata fantastica quella compiuta da Alessio Ferrara negli 800 dei Campionati Italiani Juniores Indoor in cui ha conquistato, vincendo in maniera perentoria, un eccellente quarto posto in 1:53.11, nuovo record di Società, precedente Maurizio Brogi 1:53.2 realizzato a Pisa il 9 settembre 1981.
L’atleta di Armando Mansani, nell’esplosione di gioia che l’ha immediatamente circondato con messaggi su whatsapp e sulla pagina di facebook del Centro Atletica Piombino, ha solo il rammarico di non aver ricevuto una medaglia solo perché ha compiuto l’impresa in maniera pressoché solitaria nella terza serie di merito. Solo tre atleti nella quarta ed ultima serie, riservata agli atleti con i migliori tempi di accredito, hanno fatto meglio di lui, il terzo di appena 5 centesimi di secondo, una differenza infinitesimale in una specialità il cui il tempo si misura in minuti e secondi.
Galoppata fantastica dicevamo, con un avvio travolgente al colpo di pistola del nostro portacolori, subito un testa con parziali di 26.7 ai 200 e di 55.4 ai 400. Un brevissimo momento di pausa per rifiatare e subito una nuova accelerazione per scrollarsi di dosso avversari che stavano tornando sotto: 1:24.4 ai 600 ed infine un finale da dominatore concluso con oltre 20 metri di vantaggio sul secondo classificato.
Questi i passaggi del vincitore il nazionale Simone Barontini superiori a quelli di Alessio sino all’inizio dell’ultimo giro: 27.3, 56.2 1:24.8 che danno ampiamente l’idea della grande prestazione del nostro giovane mezzofondista.
Minimo per i Campionati Italiani Assoluti Indoor sulla cui partecipazione atleta ed allenatore stanno facendo un’attenta valutazione.
Un altro quarto posto l’ha ottenuto nei 400 promesse Umberto Mezzaluna piazzamento che è stato a lungo in bilico con il bronzo del terzo causa squalifica prima comminata e poi ritirata di Brayan Lopez. Una decisione molto opinabile e presa a maggioranza quella della Giuria di Appello dato che i filmati della gara, dei quali siamo in possesso, sembrano confermare uno spintone abbastanza plateale che ha mandato fuori pista Riccardo Coriani alla fine del primo giro. Non è certamente questo l’unico cruccio di Umberto e del suo allenatore Fabio Quilici perché si guardava alla vigilia molto più là del terzo posto, pur con qualche problema di infezione virale alle vie respiratorie insorto la settimana precedente i Campionati Italiani.
Vittoria autorevole senza strafare, come d’uso, in batteria vinta in 48.83 terzo tempo complessivo del turno, rintuzzando le velleità di un Niccolo’ Ceriani, testa di serie principale con 47.32, uscito per la comune come una qualsiasi comparsa.
Finale tutta da vedere con Daniele Corsa nel ruolo di grande favorito e Umberto Mezzaluna in lizza per una medaglia. Partenza non ottimale del nostro atleta che usciva nel rettilineo dopo i 150 solo in quinta posizione pur se ancora direttamente nella scia gli avversari. Il già detto bisticcio tra Lopez e Coriani, causa la necessità di non rimanerne coinvolto, gli faceva perdere qualche metro di troppo, per cui solo negli ultimi 50 metri poteva tentare la rimonta su Lopez, rimonta che non si è conclusa per un solo centesimo: 48.97 a 48.98. Poi il teatrino della squalifica e della riammissione, una situazione imbarazzante non certamente piacevole da vivere in attesa della premiazione.
Infine il verdetto che non fa giustizia ma tant’è !
La medaglia di bronzo nel peso era nelle possibili aspirazioni di Lorenzo Gentili, terzo ai recenti Campionati Italiani Juniores di prove multiple di Padova, per via della seconda prestazione stagionale indoor della specialità, 15.77, ma comunque “solo” quarto nella starting list che includeva anche le graduatorie all’aperto del 2016.
Ma talvolta le cose facili a priori diventano molto difficili ad attuare nella pratica. Sicuramente perché si hanno di fronte atleti che primeggiano nella gara singola mentre il nostro Lorenzo, allenato da Piero Massini, da buon multiplista deve preparare ben 10 diverse specialità. Inoltre l’eptathlon di Padova ha pesato non poco sulla freschezza e sulla sua capacità di esprimersi al meglio sin dai primi lanci. Anzi va apprezzata la grande reazione alle bordate degli avversari per cui è riuscito ad approdare al turno finale con la misura di 14.73 ottenuta al secondo turno.
Nel tre lanci conclusivi ha tentato generosamente il tutto per tutto toccando quota 15.00 al secondo ma collezionando due nulli dei quali il primo ha suscitato un’ottima impressione.
Tutto sommato il sesto posto finale, sua seconda misura di sempre, soddisfa pienamente atleta ed allenatore.
Lottava per entrare nella finale Damiano De Luca al suo primo campionato nella categoria Promesse con il nuovo attrezzo da kg 7.260. Un pizzico di emozione al primo lancio di 12.60 poi in crescendo al secondo di 13.45 ed al terzo che ha fatto sperare nel raggiungimento dell’obiettivo di 13.61, che è sfumato per una manciata di centimetri. Nono posto finale di tutto rispetto con ottime prospettive per la stagione all’aperto.
Emilio Tesi era stato tra i protagonisti della gara dei 60 hs juniores della passata edizione in cui aveva ottenuto un significativo 9° posto con 8.36 mancando per pochi centesimi l’accesso alla finale
Quest’anno non ha potuto effettuare, per vari motivi, una preparazione adeguata per cui si è presentato ad Ancona in non perfette condizioni e con un personale stagionale di 8.70.
Ha corso la batteria in 8.67 ottenendo il passaggio alla semifinale e lì si è fermato con il 21° posto in 8.68.
La staffetta 4 per un giro juniores costituiva una novità per la Società che mai prima di Ancona aveva visto in gara una sua formazione in questa specialità.
Lorenzo Calise, Lorenzo Gentili, Giacomo De Marco e Alessio Ferrara si sono fatti onore ottenendo il 13° posto su 25 formazioni partecipanti.
Il tempo di 1:33.86, costituisce ovviamente il nuovo record di Società. In 6 decimi sono raggruppate 5 squadre dal 7° al 12° posto.
Unica rappresentante femminile la triplista Elisa Sucameli che con 11.64 sembrava poter aspirare ad una non impossibile finale. Alcuni problemi fisici nel mese di gennaio e due nulli al primo e al secondo salto, quest’ultimo visibilmente misura certamente vicina al suo personale l’hanno verosimilmente condizionata. Ha chiuso la sua gara con 10.99 per dare comunque un senso compiuto alla sua partecipazione al Campionato. Quattordicesima ma con tanta voglia di rifarsi.