Trasferta al top per l'atleta classe 1962 della categoria master, Valtere Rocchi, che nel fine settimana da venerdì 23 a domenica 25 febbraio, è stato ad Ancona dove ha collezionato un bel bottino di medaglie, ben tre, nelle sue discipline di lancio preferite: disco, martello e martello maniglia corta. Si tratta della prima volta che lo specialista del Pentathlon lanci torna a Piombino con tre ori su tre. Ma sentiamo le parole del protagonista:
"Trasferta al top con tre vittorie su tre, ma certamente non soddisfatto delle misure: il meteo non ci ha aiutato." - "Sono partito il venerdì con il lancio del martello" - ha continuato Rocchi - "gara vinta sotto un nubifragio e freddo pungente, svolta tatticamente, piazzando la misura necessaria per vincere (35.72) e rinunciando addirittura agli ultimi tre lanci in quanto era impossibile lanciare. Ho controllato solo che nessuno avanzasse dalle retrovie."
"Nel disco, il tempo è stato sereno, sebbene ancora freddo, dopo aver messo al sicuro il titolo nella mia specialità con 41.98, ho provato a strafare, ma non sono riuscito a centrare il lancio che cercavo, qualche nullo e qualche errore tecnico cercando di forzare. In allenamento ho già lanciato 48.80 e anche se l'elasticità e la velocità non sono più quelle di una volta, ho chiari i miei obiettivi in questa disciplina per quanto riguarda il 2018 e sono convinto di potercela fare. Secondo posto all'amico Franco Pizzi, piombinese, tesserato per il CUS Pisa, che saltuariamente viene ad allenarsi a Piombino il sabato mattina."
"Per quanto riguarda il martello maniglia corta - ha spiegato Valtere - "è stata forse la gara dove ho avuto più grattacapi. Nevicava e mi sono subito messo al comando con un mediocre 13.18. Avevo intenzione di usare la stessa tattica della gara di martello, saltando i lanci, ma quando ho visto il secondo classificato avvicinarsi a 12.98, sono rientrato in pedana per ristabilire nuovamente le distanze con una bordata a 14.05. Non è stato certamente il campionato italiano dei misuroni, ma a questi appuntamenti ciò che conta è vincere l'oro, e i riscontri parlano chiaro: tre ori su tre per il Centro Atletica Piombino, la mia società dal 1976, quando sono arrivato al campo (ai tempi lo Stadio Magona!) e dissi a Piero Massini di voler iniziare a lanciare perché mi avevano detto che sarei stato portato. 42 anni dopo sono ancora qui che mi diverto e ciò lo devo a lui, che, oltre a me, sta allenando altri giovani talenti che ben si piazzano alle rassegne nazionali, come Giacomo Miliani, Giacomo Orlandini e Damiano De Luca."