E' stato un settembre ricco di soddisfazioni per il Centro Atletica Piombino. Causa emergenza Covid 19, si sono infatti tenute in questo periodo tutte le rassegne nazionali delle varie categorie, tra le quali U18 e U20, con sedi rispettivamente a Rieti e a Grosseto.
In quel di Rieti, numerosi i rappresentanti del Centro Atletica Piombino, alcuni dei quali hanno potuto partecipare grazie ai minimi ottenuti nella passata categoria per concessione della federazione vista l'assenza totale di gare fino al mese di luglio.
Stella Beccari ha conquistato il sesto posto nel lancio del giavellotto (attrezzo da 500 grammi) con il nuovo record personale e di società a 38.68. Progredita molto l'allieva di Piero Massini negli ultimi mesi, che ha incrementato nelle ultime tre gare di ben 3 metri il suo primato. Nella solita pista, fu sesta anche ai campionati italiani U16 due anni fa, quindi sembra proprio che lo stadio Raul Guidobaldi porti bene all'ormai 16enne giovane lanciatrice. Anche le altre due atlete seguite da Massini hanno partecipato ai campionati, con Sara Tamburini che ha migliorato il suo limite personale nel lancio del martello fino a 41.77, che purtroppo non è bastato per farla accedere alla finale. Una specialità dove c'è molta competizione a livello nazionale quella di Sara e se riuscirà ad allenarsi con continuità potrà provarci il prossimo anno, ad entrare nelle dodici finaliste (serve sempre un lancio intorno ai 44/45 metri).
Sottotono Viola Mansani che è attualmente in un periodo negativo sportivamente parlando. Il suo disco è atterrato solo a 22.77, ma tutta la società è sicura che Viola, con impegno e dedizione, potrà presto rifarsi.
A fare compagnia alle lanciatrici c'era la saltatrice con l'asta Matilde Poli che ha chiuso al quarto posto con 3.60. Molto costante la sanvincenzina, non sbaglia mai queste misure ed è stata negli ultimi quattro anni costantemente sul podio, ma non è mai riuscita a vincere una rassegna nazionale. Da cadetta, perse contro Great Nnachi (che quest'anno le è arrivata dietro), mentre alle indoor a febbraio, fu argento, sconfitta da Giulia Cassanelli, anche lei alle spalle della Poli a Rieti. A vincere è stata Chiara Centenaro davanti ad una storica rivale di Matilde, Linda Donna. Il settore tecnico nazionale sta valutando chi chiamare per i raduni federali e Matilde è, secondo i responsabili Fabio Pilori e Andrea Giannini, una ragazza da tenere in considerazione.
Doppia partecipazione per Mario Cutaia, nel lungo e nell'asta. Non molto soddisfatto già in partenza il ragazzo, che avrebbe dovuto partecipare al Decathlon, gara in cui avrebbe realizzato il minimo di partecipazione (5100 punti) a mani basse. Purtroppo, mentre nelle altre regioni ne sono stati disputati 2 o 3 in periodo post Covid, la Toscana non è riuscita a trovare la sede per organizzarne uno e a farne le spese sono stati gli atleti come Mario. L'eclettico 16enne si è comunque difeso nell'asta, dove ha eguagliato il suo primato di 3.90 (18° posto) e nel lungo (5.97).
A Grosseto, su tre impianti tutti adiacenti, si sono invece tenuti i campionati italiani U20 e U23. Bella rosa quella schierata dal Centro Atletica Piombino che si è presentata con Ruben Perotti, iscritto sia nel peso sia nel disco U20, Alessio Ferrara (800 U23) ed Emanuele Fazzini e Matteo Gabbricci (Decathlon U20). Distante solo 4 centesimi dal minimo di partecipazione per i 400 ostacoli Marco Arrighi, che quindi è dovuto rimanere a casa.
Venerdì 18 settembre sono subito scesi in pista i decatleti, mattinieri come al solito. Alle 11:30 hanno disputato i 100 metri. Prova sugli standard per Fazzini (12"43) mentre bel progresso per Gabbricci (da 12"36 a 12"17). A seguire il salto in lungo, specialità in cui da qualche mese si avvalgono dei consigli di Massimo Vallini, tecnico nazionale dei salti in estensione. I risultati si sono visti subito alla prima uscita agonistica: Gabbricci per la prima volta sopra i 6 metri (6.02) mentre Fazzini ha allungato notevolmente fino a 6.25 (precedente primato 6.07).
A seguire getto del peso, in cui i ragazzi si sono entrambi migliorati. Bellissima gara di salto in alto per Matteo Gabbricci che, partito male a 1.65, ha poi risalito la china fino a 1.86. Fazzini stabile, ha chiuso a 1.80. Ultima gara della prima giornata, i 400, corsi bene da entrambi in 54"41 (Fazzini) e 55"67 (Gabbricci, personal best).
Tempo di dormire e sgranchirsi un po' le gambe e la mattina dopo è stato subito il turno della prima gara della seconda giornata, i 110 Hs: molto bravi i due ragazzi a gestire una gara rischiosa come le barriere, Fazzini ha fermato il crono a 15"77, a soli 7 centesimi dal minimo per la gara individuale, Gabbricci dopo un buon avvio si è leggermente spento nella parte finale in 16"07. Nel lancio del disco, gara molto difficile a causa dell'elevata possibilità di fare lanci nulli, hanno ben valutato la situazione, piazzando prima un lancio di sicurezza intorno ai 28 metri, e poi sparando forte fino a 33.65 (Fazzini) e 31.38 (Gabbricci).
Il salto con l'asta è stata una gara di svolta per entrambi: Gabbricci, recentemente migliorato tecnicamente, è salito fino a 3.90 dal precedente primato di 3.60, mentre Fazzini, che ha avuto per tutto il 2019 una crisi tecnica nella disciplina, sembra aver risolto alcuni dei suoi problemi ed ha valicato con sicurezza 3.50 al primo tentativo, grazie anche ad un cambio di asta in gara (è passato da un'asta lunga 430 cm a una lunga 460 cm).
Ultime due prove, giavellotto, tallone d'achille per entrambi e 1500 chiusi con due primati personali. Totale score 5674 per Gabbricci e 5670 per Fazzini. Entrambi, e ci tengono a sottolinearlo, hanno fatto meglio del loro allenatore Lorenzo Mansani quando aveva la loro età (5604 punti realizzato a Saronno nel 2014).
Un Ruben Perotti poi carichissimo e all'altezza della competizione. Un cambio continuo di specialità tra disco e peso a causa delle sovrapposizioni tra qualificazioni di una e finale dell'altra gara. Sempre concentrato e deciso l'allievo di Piero Massini, seguito nell'occasione anche dal veterano Valtere Rocchi, ha prima conquistato il quinto posto nel getto del peso con 15.79, a soli 4 centimetri dal quarto (15.83) e a seguire il sesto nel lancio del disco con un importante record personale (49.29) e di società, che già gli apparteneva. Solo un briciolo di amarezza per non aver agguantato i 50 metri, misura che in allenamento ha realizzato più volte sotto lo sguardo attento del suo coach. Grande Ruben che, ci teniamo a sottolineare, è arrivato primo del suo anno, il 2002, in entrambe le gare.
Per Alessio Ferrara non è stata invece una bella esperienza, una gara in cui sarebbe stato comunque difficile, vista la starting list, qualificarsi per la finale, ma se fosse stato in condizioni di forma piena, siamo certi che non avrebbe avuto problemi. Invece a 250 metri dall'arrivo, una fitta al tendine d'achille ha compromesso il suo risultato ed ha chiuso praticamente al passo in 1'56"00. Per Alessio adesso un periodo di riposo e di terapie per tornare a spingere forte l'anno prossimo, quando entrerà definitivamente nella categoria dei Seniores.